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Al Diamante sono da sempre attribuiti poteri magici: dalla capacità di infondere coraggio e forza, alla protezione contro veleni, sortilegi e pestilenze. Il suo nome deriva dalla parola greca “adamas” (αδαμας) che significa “indomabile”, a causa della sua estrema durezza. Conosciuto fin dal III millennio a.C. in Oriente, arrivò in Europa dopo le spedizioni di Alessandro Magno e fu da subito caricato di significati simbolici ed esoterici: in Grecia lo si riteneva abitato da spiriti ultraterreni, mentre a Roma si credeva che tali pietre trasparenti fossero lacrime degli dei o scintille di stelle pietrificate. Non conoscendo materiale che potesse scalfirlo, il Diamante venne utilizzato grezzo fino alla fine del XIV secolo, quando si iniziò a lavorarlo usando un altro Diamante. Il suo commercio si intensificò dopo il XVI secolo, con le conquiste coloniali di territori lontani: si scoprirono importanti giacimenti in India, Brasile e Sud Africa. A inizio Settecento venne inventato il taglio a “brillante” da parte del veneziano Vincenzo Peruzzi, perfezionato poi da Henry Morse che nel 1860 fondò a Boston il primo laboratorio statunitense specializzato. Dopo l'esaurirsi quasi completo dei giacimenti storici di India e Brasile, oggi il Diamante viene estratto principalmente in Africa. Negli anni 1990 però, l'ONU ha rivelato il finanziamento bellico di zone politicamente instabili tramite il commercio illegale dei Diamanti: è stato quindi istituito il “Kimberly Process Certification Scheme”, un protocollo del 2002 che tende a sradicare la diffusione dei cosiddetti “Diamanti insanguinati” tramite una regolamentazione stipulata nel 2000 da più di 40 paesi. Costituito da soli atomi di Carbonio, il Diamante e si differenzia dalla grafite, anch'essa formata da Carbonio puro, per la sua struttura atomica. Inattaccabile dagli acidi e dagli alcali, si presenta in cristalli singoli o multipli di varia grandezza ed è normalmente incolore, ma può presentarsi raramente in altri colori: azzurro, giallo, arancione... Se tagliato a gemma, acquisisce la sua stupefacente lucentezza dovuta agli alti indici di rifrazione e di dispersione della luce. La sua estrema durezza rappresenta il valore massimo (10) della scala Mohs. Molti sono i Diamanti celebri per il peso, la qualità e le storie avventurose ad essi legate: dall'enorme Cullinan (o Stella d'Africa), proprietà della Corona inglese, al Gran Mogol, dall'Orloff, che ornava lo scettro dello Zar di Russia, al Koh-i-Noor.